Mitologia egizia: la storia
La mitologia egizia racchiude le credenze e i miti tramandati nell’Antico Egitto, a partire dal 4000 a.C. Non si tratta di una mitologia unitaria, in quando le diverse città che componevano l’impero diedero origine ai propri dei, ciascuno con funzioni e caratteristiche diverse. Alcune divinità furono comuni a tutti, in particolare la figura di Amon-Ra, che era la divinità principale. Dio del Sole, che ogni giorno solcava il cielo, trasportando il Sole a bordo di una nave dorata. Una seconda divinità che è stata tramandata nei secoli è Anubi, il dio degli Inferi. Viene rappresentato come uno sciacallo antropomorfo, che accompagna l’anima del defunto nel viaggio verso l’oltretomba. La sua funzione principale è quella di proteggere i morti durante il processo di mummificazione, traghettando in seguito il loro spirito verso Osiride. Quest’ultimo è conosciuto come dio della morte ed è rappresentato con fattezze umane, con la testa coperta da un copricapo bianco e in mano due bastoni, che sono lo scettro di heqa e il flagello. Secondo la mitologia, Osiride sarebbe stato ucciso dal fratello Seth, ma grazie ad una magia compiuta da Iside e Nefti sarebbe tornato in vita assumendo il ruolo di dio della morte.
Le divinità egizie
La leggenda lega Osiride al fratello Seth, dio della violenza. Viene rappresentato con le fattezze di uno sciacallo. Dopo la resurrezione di Osiride sarebbe stato ucciso da Horus, il dio della natura. Quest’ultimo è figlio di Iside ed ha il compito di mantenere in equilibrio la natura. È dotato anche di poteri di chiaroveggenza. Viene rappresentato con la testa di falco, con una doppia corona. Un’altra figura importante per la mitologia egizia è Maat, la dea della giustizia e della verità. La tradizione la rappresenta come una donna, con in testa una piuma e ali al posto delle braccia. Le sue piume sono quelle che Anubi e Osiride utilizzano per pesare il cuore di ogni anima che raggiunge gli Inferi.