Cosa sapere prima di intraprendere il cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago è il pellegrinaggio più famoso del mondo, che ha come meta finale la celebre cattedrale di Santiago de Compostela, situata nella regione spagnola della Galizia. L’itinerario si compone di diversi percorsi, distribuiti in tutta Europa, che convogliano tutti nel medesimo luogo. Il Cammino di Santiago si sviluppa come una fitta rete di sentieri e percorsi, che generalmente vengono intrapresi a piedi, in bicicletta oppure a cavallo. Si tratta di un’esperienza da provare almeno una volta nella vita, che regala momenti unici e indimenticabili.ogni anno i pellegrini che si incamminano lungo diversi percorsi che portano alla cattedrale di Santiago sono oltre 300mila. Tutti i percorsi del cammino di Santiago sono segnalate da frecce gialle, presenti soprattutto in Spagna e in Portogallo, ma anche in Francia e in Germania. Negli ultimi anni sono stati organizzarti percorsi per partire direttamente dall’Italia.
Prima di intraprendere il cammino di Santiago di Compostela è importante prepararsi fisicamente e psicologicamente al viaggio e pianificare le tappe meticolosamente. Il principale fattore da tenere in considerazione è il numero di chilometri che si riesce a percorrere al giorno camminando o pedalando. Generalmente si cammina dai 20 ai 30 km ogni giorno, ma tutto dipende dalla preparazione fisica della persona. In primo luogo è opportuno scegliere il periodo migliore in cui organizzare il viaggio, in secondo luogo il percorso più adatto in base al tempo che sia ha a disposizione. È opportuno organizzare la valigia, o meglio lo zaino, con tutto il necessario, tenendo presente che si tratta di un vero e proprio percorso trekking. È quindi consigliato un abbigliamento adeguato e delle calze anti vesciche.
Non meno fondamentale, infine, è procurarsi tutte le credenziali per ottenere la Compostela al termine del pellegrinaggio. Per ottenerla è necessario condurre il pellegrinaggio per motivi religiosi spirituali, fare gli ultimi 100 km a piedi o gli ultimi 200 km in bicicletta e raccogliere i timbri dei luoghi attraversati nella cosiddetta “credenziale del pellegrino”.